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Giorno 5

San Valentino

Buongiorno amici,

ieri è stata una giornata piena di eventi sensazioni, tensioni a volte, discussioni ecc.

Questa mattina io e la Roby ci siamo alzati per fare colazione e… la Lucy fantastica come sempre ci ha fatto trovare, rigorosamente portate dall’italia, delle tovagliette con i cuoricini e un regalino per augurarci buon San valentino:-) da notare che il regalino era una cornice con al posto della fotografia un bellissimo bigliettino… la foto la aveva chiesta a noi da una quindicina di giorni ma non siamo riusiti a farla stampare per tempo 🙁 Scusa Lucia…

Oggi giornata “burocratica” per verificare le liste dei poveri e delle assicurazioni che l’Associazione finanzia… Tutta la mattina per recuperare 2 file di excell e, credo tutto il pomeriggio per controllarle.

Questa sera cena con Padre Franco e il gruppo proveninete dal Trentino per pianificare i prossimi giorni di lavoro. Intanto domani metteremo alla prova la nuova vernice portata per rinnovare le lavagne alle quali forse (“corrompendo” uno dei trentini) riusciremo anche a mettere delle cornici in legno. Domani, internet permettendo, le foto di questo.

Per ora (sono solo le 3 del pomeriggio) è tutto. mentre aspetto la Roby con il secondo file della lista provo a caricarvi delle foto.

A presto!!1

Una giovane suora di 92 anni che ancora aiuta presso la missione. Tutti i giorni cammina per 3 km nella savana per andare a fare lezione nelle scuole. Appena arriva ha detto che chiede per favore… una sedia

Gli operai della parrocchia stanno costruendo le sedie e i banchi di cui vi ha parlato la Roby ieri.

Le capriate e i montanti dei futuri asili sono finalmente pronte. Anche se per la costruzione dovremo aspettare..per il nostro amato “Narrapai” forse ci sarà una sorpresa…

Il nostro inossidabile, infaticabile, impareggiabile e… inafferrabile Padre Franco mentre organizza il meeting sull’irrigazione.

Io la metto solo per cerimonie, lauree ecc.. loro tutti i giorni!!! Anche questa è Africa! 🙂

Quanto vorrei che i miei studenti facessero loro questo motto appeso all’interno della scuola superiore di Wamba

Non si finisce mai di studiare/imparare. La Roby torna sui banchi della sala esami della scuola superiore

Giorno 4

Partiamo da fine giornata perche è stata una vera carica di emozioni. Siamo stati invitati per la celebrazione settimanale della messa presso la scuola di S. Teresa gestita da suor Carletta (donna emiliana doc) : vi ricordate che già ne avevamo parlato ieri?

Ebbene tutta la celebrazione è stata dedicata a noi: canti, balli, saluti, abbracci, predica della celebrazione e per finire la benedizione cantata e balata delle ragazze in nostro onore.

Eravamo io, Paolo, Lucia, Emilio e Nicola … gli ultimi due sono gli oculisti che con oggi hanno terminato la loro prima esperienza in Wamba.

I canti ovviamente sono stati accompagnati da tamburo e caracas…. caspita che carica di adrenalina … non ce l’aspettavamo tanta festa … siamo stati invitati a parlare per presentarci e a ballare pure noi.

Alle ragazze abbiamo portato una serie di oggetti personali che aveamo trovato nei nostri cassetti  armadi e altri che ci sono stati regalati (profumi, fazzoletti, borse …). Sappiamo che presto festeggeranno la festa della donna: giorno importante per loro perchè non dovranno far altro che divertirsi tutto il dì e le suore lasciano piena libertà di vestirsi, truccarsi, ballare, mangiare e bere. Gli insegnanti maschi cucinano e servono a tavola.

Durante il giorno ci siamo divisi per compiti diversi.

Io e Lucia siamo passati per gli asili e le scuole distribuendo caramelle e palloncini, giocare con i bambini dell’asilo e delle elementari.

Paolo invece ha presenziato ad una riunione organizzata a Wamba per parlare del problema dell’acqua a cui hanno partecipato oltre a padro Franco il nostro referente in loco anche le alte autorità del distretto … come al solito una gran parte di sostanza è politica e il resto una piccola parte si è trattato il vero problema.

Non ci siamo però dimenticati di curiosare nei laboratori vicino alla parrocchia e indovinate cosa abbiamo trovato?

Falegnami al lavoro per costruire i banchi necessari nelle varie scuole gestite dalla missione.

Il carpentiere che tagliava e saldava la struttura che è partita da Arco e che con gran fatica è stata sdoganata il mese scorso. Trasportata a Wamba è stata smontata, riorganizzata secondo le esigenze del posto e montata in due dei tre outpost dove sono necessarie avviare le scuole evitando che le lezioni si tengano sotto un albero.

Insieme a noi ci sono anche dei trentini che per quanto riguarda il montaggio delle varie strutture sono dei veri fenomeni…gran lavoratori, veloci, attenti e precisi. Nessun pezzo non viene tagliato se prima non viene attentamente esaminato il problema. Al momento sono state realizzate le strutture di Remote , per Narrapai (il nostro posto del cuore) dobbiamo attendere prima di alzare le strutture perchè il governo locale non ha ancora dato i permessi di costruire…anche qui la burocrazia regna e se noi italiani siamo lunghi immaginatevi in Africa che esiste solo il “tempo”.

Abbiamo ancora tanto lavoro da fare e da controllare e presto usciremo per visitare gli altri poveri, per il momento parliamo con gli amministratori dell’Ospedale, delle scuole elementari e professionali cercando di capire le priorità.

Volevamo solo dirvi che cercheremo di controllare se i nostri e vostri sforzi sono effettivamente utilizzati al meglio affinchè ogni singolo sacrificio non sia vano.

Una piccola nota da parte mia che sono qui a Wamba per la prima volta e che cerca di raccontare in queste pagine il viaggio di gruppo. Padre Franco mi ha chiesto di dire due parole durante la presentazione alle ragazze di S. Teresa. Avevo appena ascoltate le parole di Emilio che con le lacrime agli occhi ha detto che loro curano gli occhi a chi non vede e in questo caso Wamba ha curato i loro occhi facendo vedere cose fantastiche.

Concordo pienamente con lui ma aggiungo anche altro: sono partita da Wamba con nessuna aspettativa e ho lasciato che Wamba entrasse nella mia mente piano piano guardandomi attorno come mi ha suggerito un’amica.

Sono qua che sto rigenerando la mia mente e riempiendo i miei occhi con la calma, i sorrisi, i saluti della gente, i colori e anche gli odori del posto…non è possibile esprimere la diversità del luogo senza fermarsi e riflettere.

Buona notte

Giorno 3

Partiamo da fine giornata perche è stata una vera carica di emozioni. Siamo stati invitati per la celebrazione settimanale della messa presso la scuola di S. Teresa gestita da suor Carletta (donna emiliana doc) : vi ricordate che già ne avevamo parlato ieri?

Ebbene tutta la celebrazione è stata dedicata a noi: canti, balli, saluti, abbracci, predica della celebrazione e per finire la benedizione cantata e balata delle ragazze in nostro onore.

Eravamo io, Paolo, Lucia, Emilio e Nicola … gli ultimi due sono gli oculisti che con oggi hanno terminato la loro prima esperienza in Wamba.

I canti ovviamente sono stati accompagnati da tamburo e caracas…. caspita che carica di adrenalina … non ce l’aspettavamo tanta festa … siamo stati invitati a parlare per presentarci e a ballare pure noi.

Alle ragazze abbiamo portato una serie di oggetti personali che aveamo trovato nei nostri cassetti  armadi e altri che ci sono stati regalati (profumi, fazzoletti, borse …). Sappiamo che presto festeggeranno la festa della donna: giorno importante per loro perchè non dovranno far altro che divertirsi tutto il dì e le suore lasciano piena libertà di vestirsi, truccarsi, ballare, mangiare e bere. Gli insegnanti maschi cucinano e servono a tavola.

Durante il giorno ci siamo divisi per compiti diversi.

Io e Lucia siamo passati per gli asili e le scuole distribuendo caramelle e palloncini, giocare con i bambini dell’asilo e delle elementari.

Paolo invece ha presenziato ad una riunione organizzata a Wamba per parlare del problema dell’acqua a cui hanno partecipato oltre a padro Franco il nostro referente in loco anche le alte autorità del distretto … come al solito una gran parte di sostanza è politica e il resto una piccola parte si è trattato il vero problema.

Non ci siamo però dimenticati di curiosare nei laboratori vicino alla parrocchia e indovinate cosa abbiamo trovato?

Falegnami al lavoro per costruire i banchi necessari nelle varie scuole gestite dalla missione.

Il carpentiere che tagliava e saldava la struttura che è partita da Arco e che con gran fatica è stata sdoganata il mese scorso. Trasportata a Wamba è stata smontata, riorganizzata secondo le esigenze del posto e montata in due dei tre outpost dove sono necessarie avviare le scuole evitando che le lezioni si tengano sotto un albero.

Insieme a noi ci sono anche dei trentini che per quanto riguarda il montaggio delle varie strutture sono dei veri fenomeni…gran lavoratori, veloci, attenti e precisi. Nessun pezzo non viene tagliato se prima non viene attentamente esaminato il problema. Al momento sono state realizzate le strutture di Remote , per Narrapai (il nostro posto del cuore) dobbiamo attendere prima di alzare le strutture perchè il governo locale non ha ancora dato i permessi di costruire…anche qui la burocrazia regna e se noi italiani siamo lunghi immaginatevi in Africa che esiste solo il “tempo”.

Abbiamo ancora tanto lavoro da fare e da controllare e presto usciremo per visitare gli altri poveri, per il momento parliamo con gli amministratori dell’Ospedale, delle scuole elementari e professionali cercando di capire le priorità.

Volevamo solo dirvi che cercheremo di controllare se i nostri e vostri sforzi sono effettivamente utilizzati al meglio affinchè ogni singolo sacrificio non sia vano.

Una piccola nota da parte mia che sono qui a Wamba per la prima volta e che cerca di raccontare in queste pagine il viaggio di gruppo. Padre Franco mi ha chiesto di dire due parole durante la presentazione alle ragazze di S. Teresa. Avevo appena ascoltate le parole di Emilio che con le lacrime agli occhi ha detto che loro curano gli occhi a chi non vede e in questo caso Wamba ha curato i loro occhi facendo vedere cose fantastiche.

Concordo pienamente con lui ma aggiungo anche altro: sono partita da Wamba con nessuna aspettativa e ho lasciato che Wamba entrasse nella mia mente piano piano guardandomi attorno come mi ha suggerito un’amica.

Sono qua che sto rigenerando la mia mente e riempiendo i miei occhi con la calma, i sorrisi, i saluti della gente, i colori e anche gli odori del posto…non è possibile esprimere la diversità del luogo senza fermarsi e riflettere.

Buona notte

 

 

Un giorno a Wamba

Ciao amici,

è sera ormai e un’altra giornata piena di emozioni è passata. Siamo in attesadi ritrovarci per la cena con il nostro “gruppo”.Griuppo perchè arrivati a Wamba abbiamo trovato i due oculisti di mestre partiti qualche giorno prima di noi. pensate sono i figli dei primi oculisti venuti a Wamba con il Prof. Rama e la lucia circa.. beh meglio non dire quanti anni fa!!! Due “ragazzi” che si sono fatti prendere dall’entusiasmo e dalla “passione” dopo solo pochi giorni…Siamo sicuri che ne sentiremo parlare ancora assieme al termine “insieme per Wamba”.

Emilio (Rapizzi) e Nicola (Zemella) oltre ad aver svolto attività ambulatoriale e di sala operatoria hanno anche svolto attività di formazione sia con i medici ed il personale dell’ospedale sia presso la sede della Scuola Infermieri di Wamba.

Tra le varie situazioni, alle volte terribili e tragiche e alle volte al limite del comico, ci hanno raccontato di quanto felici sono stati di aver operato, con buone prospettive di “guarigione”  un bambino di soli 18 mesi.

Emilio e Nicola visitano un bambino appena operato.

e noi…..

Quanto al nostro lavoro vi raccontiamo in poche parole lo svolgersi della giornata.

Abbiamo cominciato con la visita all’asilo e siamo entrati in classe per una lezione con i bambini di 3-4 anni che cantando imparavano i numeri da 1 a 5 in inglese e nella loro lingua…siamo stati promossi anche noi.

Siamo poi passati alla primary school ma questa volta non siamo entrati in classe; abbiamo parlato tanto con il capo degli insegnanti: ci ha fatto proprio una buona impressione perchè ci ha spiegato molte cose esprimendo dei desideri che putroppo il governo non comprende appieno.

Solo un esempio: la politica del governo è quella di fornire per questa scuola un computer… peccato che non ci sia corrente nella scuola.

Quindi per lui la priorità è l’energia, poi lavagne, poi le finestre (sono veramente tutte rotte), dipingere per rendere l’ambiente quanto meno dignitoso, per non parlare dei banchi che sono quasi inesistenti eccetera.

Buona notizia: sabato abbiamo fissato un appuntamento con preside e insegnanti perchè provimo a risistemare le lavagne visto che in valigia abbiamo anche nascosto 4 vasi di vernice speciale proprio per lavagne: grazie Michela per la fornitura.

Al pomeriggio abbiamo visitato le ragazze di suor Carletta (secondary school): una vera “democrazia controllata”… tutte aiutano tutti.

Per concludere insieme ad Emilio e Nicola siamo andati a trovare suor Linda che dirige con gran ordine la scuola per infermiere e da poco anche infermieri.

I ragazzi studiano, lavorano e vivono tutti insieme all’interno dell’area dell’ospedale.

Fingalmente è giunta sera e tutti si ritirano per il sacro riposo…per non parlare di noi che abbiamo aperto la bottiglia di grappa (anche questa ben nascosta in valigia).

Non vogliamo dimenticare una cosa: non rispondiamo a tutti i messaggi che troviamo e leggiamo veramente con gioia ogni volta che accediamo al sito … a tutti quanti grazie per seguirci ma il computer o megli internet è quello che è!!!!!!!!!!!

Anche questa è Africa

Oggi parlando alla scuola elementare un maestro non ci ha ringraziato per quanto habbiamo fatto e vorremmo fare ma, guardando Lucia, ha semplicemente detto..”tu sei bianca ma il tuo cuore è nero”… Credo che mai ringraziamento sia stato più sincero e toccante chissà se arriverò mai a fare qualche cosa per cui qualcuno in futuro ringrazierà me in questa maniera…

Buona notte a tutti e a domani

PS

per la vostra tranquillità vi comunico che i problemi intestinali del gruppo sono stati completamente risolti in maniera felice!!!!

Giorno 2

Buongiorno Italia!!

Buongiorno amici!!!

Dopo una dormita profonda, avevamo puntato la sveglia alle 7… ma non serviva.. i bambini della scuola hanno cominciato a pulire le aule alle 6.30, abbiamo iniziato il nostro secondo giorno africano.

Altro carico di emozioni e sensazioni profonde… mentre noi facevamo colazioni i maestri della scuola ci hanno organizzato una sorpresa… siasmo usciti e tutti i bambini si sono schierati per salutarci e ringraziarci (di cosa poi….)

Prima di partire poi abbiamo accompagnato sister Alice a fare la spesa periodica per i circa 100 ragazzi dell’istituto. Non avevo mai comprato 100 spazzolini da denti e tubetti di dentrificio, lucido da scarpe per un esercito, sapone, sacchi di riso e fagioli e molto alto…..

Lasciare Embu con la consapevolezza che abbiamo (l’Associazione) contribuito a sostenere questa intera comunità ci da un conforto e una felicità indescrivibile…

Chiudo questo breve commento mattutino estendendo anche a Voi tutti che avete contribuito con poco o con tanto o solo guardando questo sito e pensando che magari nel fututro potreste aiutarci, il Grazie immenso che ci è stato detto Dalla comunità di qui.

Noi siamo quì soprattutto a nome vostro….

Ora lascio il mio “ufficio” in mezzo al prato per iniziare il lungo viaggio verso Wamba….

Cercheremo di salutarvi anche questa sera…

Per la rubrica “Anche questa è Africa” vi comunico che la grossa discussione di oggi è relativa ai problemi intestinali dei diversi viaggiatoriCool

Vi terremo informati!!!!

 

Arrivati!!

Dopo lunghe ore di viaggio siamo finalmente arrivati a Wamba.

Non vi dico come eravamo carichi, le nostre valige già impegnavano tutto il bagaglio del suv che ci è venuto a prendere a Embu, in più ci avevano regalato un sacco di mango e  un sacco di papaia che abbiamo dovuto ridurre perchè non c’era verso di far entrare tutto.

Comunque l’arrivo per tutti noi è un  poco come essere arrivati/ritornati a casa….quali emozioni? quali sensazioni? Tante, diverse, colorate, profumate e molte altre.

Una cosa importante da dire: abbiamo visto l’africa che cammina, abbiamo visto l’africa che cambia di chilometro in chilometro, abbiamo visto l’africa dai colori diversi.

Si da Embu a Mero la gente si muove con il matato, con la motocicletta (ne abbiamo contati 4 con su una moto), con la bici carica di patate o banane o legna o quant’altro, per arrivare ad Isiolo dove la gente comincia ad andare solo a piedi…. chilometri e chilometri.

Abbiamo visto il paesaggio trasformarsi da centro abitato a distesa di verde con alberi alti e coltivazioni di ananas, banane, te, a terra bruciata e arbusti che sopravvivono miracolosamente.

Per non parlare semplicemnte della terra da rossa argillosa di EmBu e Mero a grigia e sassosa nella strada di Wamba.

Della gente e delle persone incontrate vi racconteremo con calma quando torniamo perchè le parole contano poco se non sono accompagnate da foto e filmati.

E in questo momento è veramente difficile utilizzare internet.

Domani ricominciamo a girare per vedere gli outpost di Wamba … chissa che riusciamo ad uscire con la clinica mobile.

Ora chiudiamo il diario per dormire un pò e soprattutto per far riposare il nostro sedere dolorante visto il viaggio che  abbiamo fatto seduti sopra ai nostri bagagli e con oltre 50 chilometri di sterarato e polvere che ci ha fatto veramente saltare!!!!!!

Buona notte.

Giorno 1

Ciao a tutti… sono mesi che qu’ patiscono la siccità e io questa sera sto cercando di trovare un poco di segnale in mezzo ad un prato sotto la pioggia con la Lucia che regge l’ombrello e la Roby fa luce con la pila elettrica!! Anche questa è Africa….

Ma andiamo un poco con ordine….

Questa mattina sveglia alle 7.00 per poter discutere alcune cose con Suor Serafina, Madre Superiora delle Suore della Consolata in Kenia. Poi si parte preso perchè dobbiamo fare un poca di strada ma c’è il traffico e poi il primo giorno ci si deve fermare a cambiare gli euro in scellini, a comprare le ricariche dei telefono per evitare salassi usando i nostri telefoni italiani e sbrigare altre commissioni.

Finalmente verso le 2 del pomeriggio giungiamo a Embu dove ci fermiamo a visitare il centro Carlo Liviero gestito da Suor Mary, ma dove sappiamo che ci aspetta la nostra Suor Alice, sempre sorridente, piena di energia e di nuove idee per il futuro.

E infatti giusto il tempo di mangiare (non proprio un boccone perché qui ci viziano) e si riparte per andare a visitare il dispensario a Gachoka dove una delle consorelle assiste i poveri ma soprattutto le madri e i bambini bisognosi….

Anche qui regna l’ordine e la pulizia (per quanto possibile dato che siamo in mezzo alla savana sabbiosa) e sempre…. una grande dignità…

Sembra strano, e non so spiegarmi il perché, ma la povertà in città è o sembra sempre più brutta, umiliante e poco dignitosa che quando la si trova in mezzo al nulla….

Altra cosa che ci colpisce ogni volta che incontriamo qualcuno qui è che sono sempre contenti e sorridenti…sono solo due volte che vengo in Kenia eppure… non mi capacito ancora che qui non si lamentano e sono felici di quel… praticamente nulla che hanno… Io molto spesso invece ho praticamente tutto e non mi accontento ancora….

Questa sera abbiamo visitato i due centri in cui sono accolti i bambini di strada (gli orfani recuperati veramente tra le immondizie o lungo le strade). In un centro ci sono quelli fino ai 5-6 anni… aspettavano di mangiare ma quando siamo arrivati sono saltati in piedi ridendo soltanto per “battere 5” con questi bianchi venuti da lontano. Poi accortisi che avevamo le macchine fotografiche tutti, in gruppi o da soli, hanno voluto farsi fare una “picia” (picture). Non vi dico quando poi è saltato fuori un sacchetto di “chupa chups”… credo che stiano ancora saltando di gioia…

Nell’altro centro, dove ci sono i ragazzi un poco più grandi, abbiamo portato un decoder “digitale terrestre” e dopo averlo installato con i ragazzi abbiamo tirato fuori anche i dvd di cartoni animati rubati ai nipoti (per l’Africa si scende anche a questi livelli)……..

La tv si guarda fino le dieci e poi i bambini vanno a letto.. e noi con loro….

E’ stata una giornata lunga, intensa e sicuramente non vi abbiamo raccontato tutto… domani ci impegneremo a fare meglio e speriamo di potervi caricare anche le foto.

Buona notte e a domani!!!!!!!!!!!!!!

La partenza!

Ci siamo…

Ecco finalmente giunto il momento!!!

Dopo tante tribolazioni, incertezze, corse… ma anche risate, soddisfazioni e molto altro ci siamo!!!!!!!

Siamo anche riusciti a chiudere le valige e a farle rimanere antro i 23-25 kg (grazie signorina del check in che hai chiuso un occhio).

Il viaggtio inizia sotto un buon auspicio.. non siamo neppure scesi dalla macchina in aereoporto che la Roby ha già perso la macchina fotografica… Non importa ne abbiamo tante altre..

OK Ora si parte.. Forse ci risentiamo da Parigi ultimo stop Europeo prima di Nairobi..

Ciao a tutti e Buona Domenica…

Arrivati

Carissimi tutti, scusate l’assenza causata da problemi di connessione.

Siamo arrivati benissimo dopo che la Roby e Lucia sono riuscite ad assaporare una delle rinomate brioches francesi all’areoporto di parigi:- ) (Foto appena avremo una connessione decente).

La sera caricati armi e bagagli su una land rover ci siamo trasferiti a Naitobi dove abbiamo cenato con latte, cacao banane e mago!! Un poco inusuale ma molto molto “esotico”.. dopo di che ci siamo fiondati a letto senza preoccuparci di zanzare, elefanti, vampiri o altro… eravamo proprio esausti… A domani!!!

Perché partire…

L’associazione Insieme per Wamba Onlus opera da molti anni nel villaggio di Wamba nel Distretto dei Samburu nel nord del Kenia. L’attività dell’associazione è quella di reperire fondi finalizzati a progetti di aiuto a bambini, donne e poveri in quella zona. I fondi ottenuti dalle donazioni vengono impiegati in progetti specifici (cibo per i poveri, divise per i bambini di asilo e scuola, acquisto di tanks per l’acqua ecc) che vengono messi in atto dai referenti locali dell’associazione.

Due o tre volte all’anno membri dell’associazione si recano a Wamba per verificare lo stato di avanzamento dei lavori e l’impiego dei finanziamenti inviati.

Questo sistema di intervento mirato ha fatto si che uno dei motti dell’associazione sia diventato “NOI CI METTIAMO LA FACCIA” dato che è sempre possibile vedere e controllare dove le donazioni vengono ad essere impiegate.

Il resoconto del prossimo viaggio vuole essere un ulteriore esempio di quello che l’associazione sta facendo in questo periodo a Wamba.

Seguiteci, viaggiate con noi e.. se volete sosteneteci con le vostre donazioni..

Lucia, Roby e Paolo