Sabato 29 febbraio

Sono le 6.30 di sabato mattina e qualcuno di noi è già sveglio da un po’ e non sa come impiegare il suo tempo. La sera si va a letto presto perché la giornata è lunga girando a destra e a sinistra, poi alle nove di sera si crolla dalla stanchezza.
Ma bisogna anche dire che i suoni del mattino  non mancano.
Ci sono infatti alcuni particolari che attirano l’attenzione  di coloro che dormono poco. Mi spiego meglio. Alle 5:30 prima piano ma poi sempre più forte c’è il trillo del matatu (un pseudo pulmino a 10 posti ma che normalmente porta fino a 15 persone …. vi lascio immaginare quanto comodo è) che segnala ai “pendolari” che vanno verso Acher Post che è pronto a partire (un po’ come il segnale di sirena delle nostre grandi navi che partono da Venezia per le crociere).  

Un po’ prima delle 6 c’è la campanella per la messa. 
Quello che però ci dà la sveglia definitiva è l’arrivo puntuale alle 6:45   di una colonia di scimmie che corrono all’impazzata sul tetto della Guest House. Il tetto ovviamente è fatto di lamiere e si comincia a sentire da lontano un rombo che a poco a poco si fa sempre più forte. Ci sono le mamme che portano i loro piccoli sulle pance e quelle un po’ più grandi voglio giocare. È un continuo rincorrersi e saltare da un albero all’altro.
Non si fermano per molto tempo perché poi non si fanno più vedere per tutto il giorno fino al tardo pomeriggio in cui ripassano sopra al tetto per tornarsene a casa.

Scimmie

Infine il suono della campanella del cancello di ingresso … sappiano che sono arrivate le cuoche e che è ora di alzarci definitivamente… si può fare colazione. 




Il resto ve lo raccontiamo dopo ora iniziano i preparativi per far visita a Narrapai … per il momento grazie perché il narratore che soffre di insonnia ha impiegato un po’ di tempo in vostra compagnia.

Venerdì 28

Buona sera a tutti,

oggi tocca a me (Paolo) il ruolo di “cantastorie” di questo normale venerdì’ a Wamba.

Inizio alle 7.30 con la colazione a base di uova all’occhio (Roberta e Lucia) e pane, burro e marmellata e poi sub ito in camera a preparaci per la mattinata che prevede.. bambini, bambini e ancora bambini.. si avete indovinato.. oggi girerei o per 4 o 5 asili dove consegneremo le divise nuove ma anche quaderni (ne abbiamo fatto ampia scorta a EMBU) matite, penne biro per gli insegnanti e temperamatite e oh.. stavo dimenticando anche caramelle per i bambini..

Appena montati in auto la prima doccia fredda.. Padre Charles ci avverte che troveremo pochi bambini rispetto al solito perchè il governo non da più il cibo agli asili (e nessuno sa darci una spiegazione) e senza cibo molti bambini non possono affrontare la camminata nella savana… Fortunatamente comunichiamo a Padre Charles che l’Associazione ha raccolto fondi proprio per il cibo e quindi di.. in ogni asilo visitato si fa anche la lista della spesa..con enormi e sentiti ringraziamento a tutti voi!

Riusciamo a descrivere solo in parte le nostre sensazioni quando i bambini ci corrono incontro, ci circondano e vogliono semplicemente toccare i o dirci “CIAO”.. alcuni si ricordano anche i nostri nomi.. altri piangono spaventati dai bianchi, altri ancora ci guardano con sospetto ma poi si lasciano avvicinare e magari anche cambiare la divisa vecchia (che non va buttata mai via) con quella nuova. 

E questi sono solo alcuni degli oltre 400 bimbi che abbiamo incontrato oggi (si li abbiamo proprio contati).

Rientro alla base alle 12.30, pranzo veloce e poi pronti perchè prima dobbiamo distribuire un poco dei vestiti che abbiamo portato poi si deve andare da Grace.. si la signora che durante i week end o quando non c’è scuola nutre circa 40 bambini… domani vi raccontiamo meglio!!

La giornata chiude con la visita alla Scuola Infermieri, pochi studenti ma la Scuola appare in buona situazione. Domani nel pomeriggio incontreremo i “nostri studenti”:-)

Rientro alla guesthouse dove io sono stato “rapito” dal lavoro Padovano (La crisi del virus si ripercuote anche sulle lezioni, gli esami ecc. ecc. ecc.) mentre Roberta e Lucia hanno continuato la distribuzione di abitini, scarpette ec c. ai più bisognosi.

Bene per oggi è tutto…  a domani e buona serata!!

Noi siamo stanchissimi, impolverati scottati (soprattutto io sulla testa) ma stiamo bene!!!

Paolo

Giovedì 27 febbraio

Puntuali alle 9 siamo pronti per partire da Embu per arrivare ad Acher Post dove dobbiamo incontrarci con padre Charles e ripartire per Wamba….pronti è una parola “grossa” dai molteplici significati in Africa perché all’ultimo momento arrivano due telefonate per suor Alice annunciando che due suore si aggiungono alla nostra “comitiva”. Ricominciamo da capo svuotando e ricaricando la macchina per starci tutti.

Quindi siamo partiti in 4 con 4 valigie , 2 zaini un cartone di caramelle, due cartone di quaderni, due borse di mango e pure un pezzo di dolce fresco di forno di suor Alice. Strada facendo raccogliamo sister Nancy che arriva con uno zainetto e un sacco di banane verdi mentre, per fortuna, suor Teresia, non ha borse. 

Paolo in piccionaia e 5 donne comodamente sedute


una prima sosta strada facendo la facciamo a Meru 

Sosta all’auto grill

e poi, la seconda, al solito cartello della Equatore 

Equatore

Eccoci ad Acher: qui dobbiamo trasbordare tutto sulla macchina di Charles e via sulla strada diWamba.

Ora tutti i nostri dubbi si sciolgono ….

Pascoli ovunque

Capre capre capre

il verde ricopre il terreno e l’acqua ha fatto la sua parte ….anche troppo a volte erodendo il terreno già precedentemente segnato da solchi e poi con l’invasione delle cavallette 

Piccole locuste appena schiuse

Queste sono le uniche foto che abbiamo scattato … ci abbiamo provato ma con la strada che comunque rimane sterrata nonostante le novità é veramente difficile in macchina (sembra proprio di stare dentro ad frullatore).

Finalmente siamo arrivati anche se lo scenario non è dei migliori. Domani è un altro giorno e si ricomincia

Quel che resta della chiesa

mercoledì 26 febbraio 2020

 

Mercoledì 26 febbraio
Per problemi tecnici di trasporto abbiamo rinviato la partenza da Embu per Wamba a domani.
Occasione giusta per sentirci liberi di fare un giro per il Embu centro da soli visto che suor Alice è impegnata in una lunga riunione con tutti i rappresentanti delle altre scuole del territorio.
Ci siamo lasciati trascinare dalla massa di gente a piedi, in macchina, in camion in moto e anche in bici ….i primi pionieri delle due ruote in un territorio così collinoso, trafficato è inquinato. Altro che mascherine per il Coronavirus !!!!!!!! Ci volevano per noi mascherine anti smog.
Girato l’angolo della strada ci siamo inerpicati all’interno del mercato di frutta verdura corde scarpe e…. chi più ne ha più ne metta. Di tutto e di più


Un mix di colori, cianfrusaglie e odori …. si odori di tutti i tipi (un vero peccato non poter riprendere e fotografare gli odori e riprodurli in internet).


per non dimenticare le usanze secolari ci siamo anche cimentati in contrattazioni varie ….

 

La giornata finisce poi con una visita al dispensario dove riattiviamo la macchina per l’elettrocardiogramma che avevamo portato l’anno scorso….. e poi…

Tutti a messa per le ceneri.. pensiamo di essere gli unici di Chirignago ad avere la fronte sporca di cenere…

Cerimonia incomprensibile per noi (tutta in lingua locale) ma sempre molto toccante anche perchè eravamo letteralmente sommersi dai bamnbin i delle scuole della zona..

Per ora è tutto.. a domani!!!!

RPL

Martedì 25 febbraio

Martedì 25 febbraio

Simple Honest Transparenté lo slogan del negozio Safaricom (schede telefoniche di Embu) di cui oramai facciamo parte honoris causa.  L’abbiamo oramai imparato a memoria. 
Ce la possiamo fare perché oggi è andata bene e in un’ora e mezza abbiamo risolto anche gli ultimi problemi di connessione. Ieri invece in tre ore siamo riusciti a farci “assumere” . 
Ebbene oggi è cominciata la giornata suddividendoci i compiti: Lucy rimane presso la scuola di suor Alice, Paolo e Roby al negozio in Embu e Dominique, coordinatore aiutante autista della scuola ad acquistare due letti e due materasso. 
Certo la partenza lascia a desiderare visto che il fuori strada a due posti e mezzo che ci deve accompagnare in città non parte immediatamente ma dopo vari colpi sul motore con la chiave inglese. 
Si parte …. sperando di arrivare sani e salvi visto che contachilometri segnava continuamente velocità pari a 0 (eravamo in movimento ne sono sicura), indicatore di benzina, spia dell’olio e dei freni avevano le spie accese …. 
Ci manca solo di provare il Boda-boda e cioè la multi moto che trasporta tranquillamente dalle 3 alle 4 persone contemporaneamente. Pole pole arriveremo a provarle ma dobbiamo convincere Suor Alice a lasciarci andare.

Mito Land Rover alias carro armato
Boda boda

Senza un attimo di sosta il pomeriggio dopo pranzo si parte per Cacioca e Sagana. A Cacioca c’è una comunità di sorelle di Suor Alice che gestiscono un dispensario e un asilo materno per il momento. La struttura sta crescendo di anno in anno e le aule sono tutte nuove e fresche di vernice. I bambini sono pochi al momento ma nel corso del mese arriveranno anche 40 per aula. Ci chiediamo: da dove arrivano perché il circondario sembra deserto?

Pisolino …
…. e noi aspettiamo il pulmino per tornare a casa

ultima tappa del giorno Sagana per accompagnare John presso una famiglia che lo ospiterà per il periodo scolastico. Suor Alice infatti l’ha iscritto in una scuola superiore un po’ troppo lontana da Embu per cui era urgente una sistemazione adeguata per frequentare quella scuola adatta a lui. 
infatti una volta terminati gli studi primari bisogna provvedere anche per la scuola secondaria. È stata una esperienza strepitosa perché Suor Alice ha saputo catapultarci dentro ad un problema reale .  Abbiamo salutato la nuova famiglia solo dopo aver spiegato il problema è aver riportato pace negli animi di tutti.

La giornata è stata lunga e ora bisogna continuare la serata con gli altri bambini della scuola Carlo Liviero con cibo , dolci e danze … speriamo ci abbiano lasciato qualcosa da mangiare anche per noi siamo stanchi e affamati.

Lunedì 24 febbraio

Famiglia allargata dei 7 nani

Lunedì 24 febbraio 
Non ci dilunghiamo sulla mattinata di passione passata in banca e al nostro affezionato negozio Safaricom per le schede telefoniche. Meglio spendere del tempo per due cose importanti. la prima è la mega spesa per la Carlo Liviero home…. lunga lunga e sostanziosa. Non abbiamo fatto in tempo ad arrivare a casa noi la sera che già il camion aveva fatto la consegna. Peccato che non siamo arrivati in tempo.
La seconda è la visita presso la struttura dei piccolini e piccolissimi. Un buon numero di bambini che frequentano l’asilo ma anche molti piccolissimi che abbiamo evitato volutamente di fotografarli per questione di privacy. 
La famiglia allargata dei sette nani (erano circa 20) che correvano a destra e sinistra con una gran voglia di giocare a nascondino. Alcuni si divertono a nascondere il mais steso a terra ad asciugare: le suore stendono e loro nascondono.
E poi l’ultima arrivata di due settimane abbandonata all’ospedale … Preziosa è il suo nome. Trattenere le lacrime è difficile ma ci riusciamo perché inconsciamente avevamo già pensato a lei: scarpette, body, abitini per neonati tutto in coordinato. Soprattutto il latte però aiuterà questa principessa a crescere un po’. Sappiamo che il suo destino è segnato dal virus HIV ma vogliamo sperare di averla aiutata un pochino.


Giochiamo a rincorrerci e poi sul materasso a saltare
C’è chi mette le pannocchie e chi le ruba
Un corredino improvvisato
Il latte salva vita
Aiutiamo tutti Suor Alice
riciclo del copertone del camion …evviva l’altalena

Fianalmente

DOMENICA 23 FEBBRAIO 2020

Oggi è domenica 23 febbraio ed ha inizio la nostra visita in Kenya.

Siamo arrivati a Nairobi al mattino presto dopo una notte di voli. Appena scesi dall’aereo siamo già pronti per partire in macchina con Suor Alice verso Embu …. Quindi altre 3 ore 30 di macchina prima di fermarci.

Nel paesaggio lungo la strada c’è qualcosa di nuovo….VERDE…VERDE…VERDE.

Si il verde dell’erba, degli alberi ….tanto verde.

I mesi scorsi ha piovuto molto e questo è bastato per arricchire il terreno incolto di erba, far crescere arbusti e alberi anche lungo il bordo strada.

Le foglie dei banani e le piante di grano non sono più ricoperti dalla polvere rossa del terreno ma prevale il loro colore naturale.

Alcuni alberi sono in fiore e ricoperti dal colore giallo.

Addirittura a bordo strada pascolano indisturbate capre e vacche …cosa che negli anni passati difficilmente si vedevano percorrendo le affollate strade che da Nairobi portano verso il nord.

Anche la terra rossa battuta che ricopre la maggior parte delle strade sembra rinvigorita … rimanendo sempre terra erosa e solcata dall’acqua.

Come sarà a Wamba? Sarà  lo stesso???????

Per oggi è tutto perché siamo stanchi e assonnati. Domani cercheremo di raccontarvi meglio il nostro inizio.

Buona notte.

Scusate il ritardo.. stiamo avendo problemi con il rinnovo dei telefoni e del WIFI.. domani promettiamo di essere nuovamente da voi..

P.