Pensieri sparsi

Abbiamo chiesto ad una nostra sostenitrice di scrivere alcune righe per il nostro sito.

Riceviamo e subito pubblichiamo

IN ATTESA

 

Ho accolto con molto piacere l’invito di Paolo, Roberta e Lucia a condividere con gli amici di “Insieme per Wamba” quelli che mi piace definire “pensieri sparsi”.

Forse qualcuno mi conosce già per gli articoli che scrivo sul settimanale L’Incontro.

Se così non fosse, rubo soltanto qualche riga per raccontarvi che sono Federica, ho 44 anni e mi destreggio tra l’attività di segretaria in un’azienda di trasporti e quella di traduttrice.

Ah, dimenticavo! Viaggio in carrozzina elettrica, perché ho avuto un po’ troppa fretta di nascere…

La scrittura è una mia antica passione ma, soprattutto, è uno dei modi in cui provo ad andare incontro agli altri.

Oggi però non sono qui per parlarvi di me.

Vorrei riflettere insieme a voi su una parola che negli ultimi giorni ho incontrato spesso: attesa.

Purtroppo, dopo i recenti fatti di cronaca, l’attesa può instillare paura e rischia di diventare il tempo dell’incertezza e del sospetto.

Proprio per questo, credo sia importante riscoprirla come un’occasione di rinvigorire la speranza, confidando nelle promesse di bene che il Signore ha in serbo per ognuno di noi.

Attendere tuttavia non vuol dire restare immobili bensì cogliere l’opportunità di farsi prossimi, di imparare a vedere e comprendere le necessità degli altri, di contribuire in prima persona.

Significa provare a seminare segni di solidarietà, anche minuscoli, con la stessa cura e sollecitudine con cui ci occupiamo degli addobbi natalizi, che raccontano la nostra voglia di stare con le persone care e di respirare aria di festa.

Una festa che avrebbe senz’altro un sapore diverso, se potesse diventare, anche per chi vive lontano da noi, possibilità concreta di guardare al domani con fiducia.

E a questo proposito, noi possiamo fare la differenza con gesti concreti.

 

Federica Causin.