Carissimi amici e sostenitori
mi trovo, mio malgrado, a scrivere questo articolo pochi giorni prima del Natale.
Da quando sono entrato nell’Associazione, sembrano secoli fa ma sono solo 18 mesi, ho sempre sentito lodare la bellezza e l’importanza dell’Ospedale di Wamba punto focale e vitale sia della nostra attività ma anche e soprattutto della vita stessa di Wamba. Intorno all’ospedale gira, o meglio girava, l’economia della città ma anche gran parte delle iniziative (scuole, parrocchia ecc.). Allo stesso tempo ho sempre sentito parlare però anche dei problemi gestionali dell’ospedale. Dall’inizio della mia attività di presidente dell’Associazione ho cercato, prima di capire quali fossero i problemi e soprattutto quali fossero le possibili soluzioni.
Per farla breve l’impressione sia mia (nuovo nuovo di Africa) sia di molto “veterani” (cito la Lucia Trevisiol, Paolo Rama, alcuni dei medici che da anni/decenni vanno a Wamba) è che fosse l’amministrazione sul campo il punto dolente. Sulla carta l’ospedale è di proprietà della Diocesi di Mararal (Vescovo Padre Virgilio Pante) e l’amministratore dell’ospedale è l’amministratore della Diocesi (Padre Angelo Riboli). Ovviamente entrambi non possono oggettivamente seguire l’ospedale (realtà molto complessa e talvolta difficile) nella sua vita quotidiana e quindi sarebbe necessario avere una o più figure veramente competenti in grado di svolgere l’opera di amministrazione.
Da anni si susseguono in quelle posizioni personaggi che, ad essere buoni, sono impreparati se non incompetenti. Risultato di questa situazione è l’aggravio del buco di bilancio che neppure le sempre consistenti donazioni dall’Italia riescono a coprire.
A inizio 2014 il prof. Rama Paolo suggerisce un piano/progetto per tentare il salvataggio in extremis dell’ospedale. Le Associazioni Italiane si faranno carico, senza per questo sottrarre finanziamenti all’ospedale, di un team di esperti che dovrebbe/potrebbe affiancare la Diocesi nell’opera di selezione del personale e di razionalizzazione amministrativa.
Questa proposta viene dibattuta prima e sostenuta poi dai principali finanziatori dell’ospedale e sottoposta alla Diocesi che dopo lunghe riflessioni decide di accettarla, almeno sulla carta.
Dopo un anno di discussioni e 4 viaggi dei tecnici a Wamba, centinaia di pagine di analisi strutturali, finanziarie e gestionali da parte dei Consulenti si arriva all’epilogo dei giorni scorsi.
Due tecnici arrivano a Wamba portandosi dietro tutte le speranze (le ultime) dei moltissimi finanziatori che hanno a cuore le sorti dell’ospedale per iniziare finalmente a lavorare.
Giunti a Wamba scoprono che nessuno era stato avvertito del loro arrivo, che non esiste la possibilità di intervistare alcun candidato per i posti chiave (cosa che era stata concordata con la Diocesi)… In altre parole che non esisteva la possibilità di intervenire su nessuno dei settori non funzionanti dell’ospedale.
Su queste basi l’Associazione che presiedo ha deciso che non fosse più possibile continuare il sostegno all’ospedale.
Ovviamente i “canali di comunicazione” con Wamba e con l’ospedale rimangono tuttora aperti nella speranza (sempre l’ultima a morire) che la situazione cambi e ci permetta di essere parte attiva nel sostentamento di quella che senza ombra di dubbio posso chiamare una creatura anche di molti dei nostri sostenitori.
Per il momento rimango convinto che se gli scopi di una Associazione come la nostra siano quelli di “aiutare chi ha bisogno” gli obblighi siano quelli di vigilare che i soldi donati tanto faticosamente dalle centinaia o forse migliaia di persone siano usate al massimo e non siano sprecati.
L’Associazione ha come motto “Noi ci mettiamo la faccia” e, scusate, in questo momento non possiamo mettere la faccia su questo tipo di amministrazione e gestione.
Insieme per Wamba Onlus continua la sua attività sia a Wamba (progetto cibo per i poveri, scuola infermieri, uniformi e maestri per gli asili e altro) e in altre zone (Scuola di Gikondi, Orfanotrofio di Embu ecc.) con rinnovato vigore ed energia per cui, se credete sia giusto, continuate a sostenerci e seguirci.
Su questo sito, rinnovato e più ampio di quello precedente cercheremo di fare ancora meglio che in passato ma soprattutto continueremo ad informarvi e ad essere chiari e trasparenti.
Vi auguro un buono e sereno Natale
Paolo Sambo