Ieri pomeriggio siamo arrivati ad Embu…finalmente dopo una partenza mattutina da Wamba.
Ma non manchiamo di aggiornarvi visto che sono passati due giorni senza la possibilità di scrivere visto la mancanza di corrente e il poco tempo a nostra disposizione per fermarci e riflettere.
Appena arrivati, in attesa che i ragazzi della Carlo Liviero home si sedessero per la cena senza corrente elettrica (anche qui stesso problema di Wamba) ci siamo seduti sul portico della scuola per scrivere il nostro diario di viaggio ma abbiamo ben volentieri posticipato perché la sana e spontanea curiosità dei bambini ha avuto la precedenza rispetto al nostro impegno: si sono piano piano avvicinati a noi e hanno cominciato a farci un sacco di domande a cui non ci siamo sottratti di rispondere. Con grande felicità ci siamo fatti circondare da loro e ci siamo fatti letteralmente travolgere da quel momento di spontaneità. Anche questo è stato un successo ….anzi un grande successo perché loro stessi ci hanno riconosciuti come amici senza che nulla venisse imposto da nessuno.
Non è mancata la sorpresa finale di cena preparata all’aperto tutti insieme a lume di fari ai auto perché il problema di assenza di luce si è prolungato per tutta la notte…nessuno si è però scoraggiato anzi tutti si sono divertiti moltissimo mangiando cantando e animando una sorta di “falò” improvvisato sotto le stelle.
Ora sono le 6 di mattina e come noi che stiamo scrivendo anche i ragazzi hanno ricominciato il loro lavoro riordinando le aule ma soprattutto studiando visto che festa e assenza di corrente non hanno potuto terminare i compiti ieri sera.
Andiamo per ordine e cominciamo da dove abbiamo interrotto il nostro diario.
Lunedì, giorno all’apparenza tranquillo, in realtà frenetico per visitare l’asilo della parrocchia e altre tre outstation con relativa consegna di divise che sembrano non bastare mai.
L’ultima di queste outstation è Narrapai … sembra incredibile ma nemmeno il vento della Savane può scalfire la nostra cucinetta in lamiera costruita prima della scuola in muratura … utilizzata con attenzione e accuratezza per cucinare il cibo che regolarmente forniamo alla comunità.
Il pomeriggio invece l’abbiamo dedicato allo shopping al mercato di Wamba per completare le dotazioni che abbiamo promesso a due ragazzine orfane di genitori che devono continuare i loro studi nelle boarding school vicine alla parrocchia…carta igienica, sapone, dentifricio, scarpe per la scuola, lucido da scarpe, calzini per la divisa, ciabatte per lavarsi, secchio e sapone per bucato, pane, olio, coperta …lo stretto necessario per vivere all’interno della scuola che le accoglie.
Nel tardo pomeriggio non abbiamo mancato però di salutare Suor Carletta e le ragazze della secondaria school Santa Teresa, un gioiello di scuola e di studentesse che studiano con vero impegno.
La sera e il buio sono arrivati in un batter d’occhio ma non mancano le ultime chiacchere a cena con l’amministratore dell’ospedale e p. Charles come se ci conoscessimo da sempre.
Martedì. Giorno di partenza per avvicinamento a Nairobi.
Il nostro driver p. Charles ci accompagna fino all’Equatore dove dobbiamo incontrare p. Bonifice per la visita alla scuola secondaria femminile di Ghicondi.
È giorno di entrata delle studentesse dalla prima classe per cui l’attività è frenetica per lo staff della scuola ma non sfugge alla nostra attenzione la crescita della scuola in continua evoluzione.
E’ giunto il momento di salutare Suor Alice, Lucy, Genny e Susy e come farlo.. senza prendere una fotografia!!!!!
Grandi donne, sempre sorridenti che si spendono senza limiti per questi 210 bambini!!!!!!!!
Cercheremo di farci sentire che oggi ma non assicuriamo nulla:
Per ora.. buona giornata a tutti.