Una giornata di sorrisi!

Una giornata di sorrisi credo sia la descrizione giusta per oggi. Siamo a Embu ospiti del “Carlo Liviero Home”. Si tratta di un orfanotrofio gestito da lacune suore. Esistono due diverse strutture, una più piccola in città per i più piccoli (fino all’asilo) e una un poco fuori città che ospita 75 bambini orfani o abbandonati e circa una trentina che vengono solo a scuola. Noi dormiamo in questa seconda struttura dove si “fa” scuola fino alla fine delle medie. E’ un posto che conosciamo bene ma che ci sorprende ogni volta che torniamo. Appena entriamo con l’auto tutti ci corrono incontro.. i più piccoli (6 o 7 anni) anche se non parlano ancora bene l’inglese (lo impareranno a breve) sanno già dire CIAO e alzano la mano per darti il “cinque”. Una giornata di sorrisi perché, strano a dirsi, la parata di sorrisi è costante e meravigliosa in qualunque situazione. Nel cortile continuano a correre avanti e indietro tutti questi bambini vestiti di blu e, se ti incontrano 7 volte.. ti sorridono e ti salutano 8 volte!!! Anche al centro dove ci sono i più piccoli quelli che non sono proprio lattanti ti sorridono e corrono si accalcano, si spingono per farsi fare una foto.. che magari non guardano neppure ma vogliono esserci! Il tutto gestito da Suor Alice sempre e costantemente sorridente anche nelle situazioni più gravi o più problematiche! Le fanno da sponda poi le varie Sour Elisabeth, Suor Milica, Mary, Pamela ecc. ecc. ecc. TUTTI SEMPRE SORRIDENTI!! E non fanno una vita facile anzi… Fanno un lavoro stupendo! Nel centro dove ci sono i piccoli è stato aperto un laboratorio di sartoria e un parrucchiere.. insegnerà il mestiere e permette di guadagnare qualche cosa. Abbiamo ordinato delle stole “africane” per i nostri sacerdoti!! Vedremo il risultato a breve. Per non farsi mancare del lavoro stanno costruendo una nuova scuola per bambini poveri dove ospiteranno, a completo carico loro e dei loro benefattori, circa 150 bambini (75 maschi e 75 femmine)… Altro possibile progetto???

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La nostra splendida suor Alice

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I bambini dormono…

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Ecco dove vanno i vestitini che ci date.

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Quale stole?? Hmmm troppo “normali”.. troveremo di meglio..

 

Questa sera appena rientrati abbiamo assistito alla Messa più straordinaria degli ultimi anni (almeno per noi)… In una Cappella che misura 6 mt x 4mt si sono stipati tutti e 70 i bambini più le due suore la Luci e Io. Alle 6 meno 10 comincia la prova dei canti fino alle 6 e 5 che arriva il sacerdote della chiesa qui vicina. Tutti partecipano con una “tensione” e una “attenzione” vista poche volte. Anche il piccolino vicino a me che sta crollando dal sonno (continua a strofinarsi gli occhi) non perde una parola ne un canto. Abbiamo sentito tanti cori e canti da quando siamo qui, tutti perfettamente intonati e accompagnati da danze e movimenti perfetti ma questi canti…. Io ero in ultima fila vicino alla porta e potevo vedere le loro schiene.. maglioni strappat,i scalzi o con sandaletti rotti, magliette corte o troppo lunghe ma tutti ci mettevano il cuore.. probabilmente li sentirete.. l’entusiasmo a discapito dell’intonazione…. Ad accompagnarli un tamburo un tamburello due di quegli strumenti con i sassolini all’interno e.. una ruota dentata con una bacchetta metallica.. L’insieme era… non so definirlo se non “speciale” e “fantastico”. Anche le letture in inglese da parte dei bambini che si inceppavano e poi ripartivano… Ma c’era il cuore!!! C’era gioia!!! Degna conclusione di giornata con sensazioni profonde e la pelle d’oca alle braccia e sulla schiena.

Ci scusiamo per non mettere foto ma internet va e viene!! Promettiamo che domani da Nairobi ci rifaremo (speriamo).

Altre cose notevoli della Giornata:

Fatto la spesa per i bambini di suor Alice.. una gioia vedere la sua felicità quando lei ci chiedeva “posso comprare anche questo?” e noi dicevamo.. aggiungi aggiungi…

Una infermiera ha definito la Lucia “un mercatino ambulante” per tutti i braccialetti che aveva addosso.

La bambina Sharon che ha aspettato che facessi la doccia solo perdirmi “ciao” e farsi fare una carezza sulla testa per poi scappare a casa.

I bambini di prima elementare che dopo il pranzo dormono con la testa appoggiata sul tavolo.

Buona notte Italia a domani…

PS

Una considerazione così a caldo, forse scontata ma non lo è proprio..

Perché chi ha meno sembra sempre essere più felice??????

Un sorriso a tutti!

 

6 commenti su “Una giornata di sorrisi!”

  1. Ciao ragazzi, eccomi con il solito appuntamento.
    Ricordo bene cosa significa fare la spesa con suor Alice….siete partito con il camion? :)))))
    Per non parlare del parcheggio davanti al negozio del grossista….o meglio i grossisti erano più di uno …
    Immagino anche che avrete fatto una scorpacciata di mango delle coltivazioni fuori Embu dove si trova il piccolissimo dispensario ….
    Buona notte a tutti voi.

  2. Sembra proprio che il sorriso sia stata la giusta ricompensa per il vs viaggio; di sicuro porterete a casa tanti altri risultati, ma forse questo sarà quello più appagante.. non solo per voi, anche per me che vi seguo e che vi dedico solo qualche minuto del mio tempo, e non sono sotto la pioggia, ma ma mi trovo comodamente seduta in casa.
    Grazie!

  3. Paolo,

    anche al mio asilo ci facevano dormire, dopo pranzo (minestra delle suore e bussolotto portato da casa), con la testa sul banco.
    Non so se eravamo sempre sorridenti come i bambini di Embu, anche se avevamo molto di più non era poi così tanto.
    E’ proprio vero: eravamo felici, a quei tempi, e non sapevamo di esserlo. Ora anche chi allora avremmo definito ricco sfondato (ovvero quasi tutti noi) è sempre scontento. Torneremo indietro, e (forse) capiremo qualcosa. Ma, temo, non tutti.

    Stefano A.

  4. E’ bello veder sorridere! Portate a Chirignago tutti quei sorrisi!!! La loro semplicità e voglia di vivere! Tanti auguri a tutti, un salutone

  5. Secondo me chi ha meno sembra essere più felice perché non ha nulla da perdere e riesce ad assaporare, quanto meglio può, anche quelle piccole cose che la vita gli offre..l’ingenuità di un bambino, la sua innocua dolcezza, la sua purezza d’animo, un semplice sorriso, una carezza, un simpatico ciao valgono più di mille parole..sono queste le bellezze della vita! E soltanto pochi sanno ormai riconoscere ed apprezzare il valore dei più piccoli ma grandi gesti.. l’importante è che questi pochi si facciano sempre valere!

    Un bacio, Angela

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