Il giorno prima della partenza da Wamba

Ciao a tutti,

scusateci per il ritardo con cui scriviamo e per (ve lo anticipiamo) l’assenza di foto. Promettiamo che domani integreremo il tutto.

Giornata molto intensa oggi che inizia con una telefonata alle 7 di mattina di non so bene chi… La Luci nel frattempo è già partita per i sui primi giri.

Alle 8 incontro all’ospedale per parlare di assicurazioni sanitarie. Ovviamente noi due e Padre Charles arriviamo alle 8,30 e non c’è ancora nessuno… Poi finalmente incontriamo solo una delle 2 persone con cui dobbiamo parlare…. la situazione sembra buona visto che già alcuni dei bambini da assicurare sono stati identificati e riconosciuti ma.. sono solo 40 su 600… Al contempo scopriamo che per ogni bambino servono ben 7 diverse pagine di certificati per cui il costo non è quello del certificato di nascita .. ma quello della carta che, ovviamente, l’ospedale non fornisce. Ci lasciamo con l’intenzione di rivederci al pomeriggio dopo ovviamente, aver comprato alcune risme di carta.

Caffè di mezza mattina e siamo pronti per le visite alle scuole e agli asili….

Asilo della paraocchi n(quello con i bambini vestiti di rosso per chi ricorda le foto). Solo 250 bambini al momento che ci “assalgono” (vedrete domani le foto) solo per dire ciao e poterci toccare una mano… Ormai ci chiamano per nome e la cosa più bella è che questa loro gioa oggi è proprio spontanea… ci siamo presentati senza colori ne caramelle….. Sono solo felici di vederci e di farsi fare una fotografi. Ohhh tranquilli le caramelle le porterà domani padre Chjarles a nome nostro.

Visitati poi altri due asili sempre più “spersi” e dobbiamo dire che ogni volta le feste erano le stesse. La buonissima notizia è che tutti gli asilo avevano maestri e cibo fornito dal governo (fino a che dura gioiamo). Addirittura in un asilo il maestro ci elenca delle cose che potrebbero servire ma quella assolutamente più importante sono i quaderni che mancano… Indovinate un po cari amici…. assieme alla carta da fotocopie abbiamo comprato anche 110 quaderni (un quaderno qui costa 10 centesimi di euro). Un quaderno poi basta ber due bambini visto che lo tagliano a metà!. Ohh comprato anche un carico eccezionale di caramelle (in 3 asili ci sono quasi 600 bambini!!!!!!).

Ultima visita della mnattina la scuola elementare con oltre 1200 bambini che ridono, cantano e vogliono toccarci per poi tornare a giocare con la mitica palla fatta con gli stracci o con i sacchetti di plastica. Anche qui discusso di possibili lavori e progetti futuri.

 

Pranzo e meritato pisolino e alle 2.45 pronti per tornare all’ospedale.. dove, ovviamente con c’è ancora nessuno e noi aspettiamo salutando ormai tutti quelli che ci chiamano per nome……

Ad un certo punto il pomeriggio accelera… compaiono le persone che dobbiamo incontrare e la discussione si prolunga, Suor Linda vuole rivederci per nuovi progetti, riceviamo un progetto da parte dell’ospedale, il dottor Nassir si ferma per commentare alcune cose per il futuro, la segretaria della parrocchia ci vuole vedere, Padre Charles, sant’uomo, ci aspetta e ci accompagna in giro. Un ultimo salto in chiesa a salutare tutti e finalmente abbiamo finito.. No!!!

ci siamo dimenticati della suora Stefanita che a 94 anni non riesce a far andare internet e ieri gli abbiamo promesso di mandare una mail a suo nipote. Sosta dalle suore a prendere il messaggio scritto a mano e l’indirizzo mail (speriamo che sia quello giuto). Appena vi saluteremo qui dovremo decifrare la calligrafia…

pensate che questa suora ancora insegna a scuola e dopo la malaria di questi giorni ci ha detto che non vuole andare in casa di riposo perché li sono tutti vecchi e sordi e la farebbero morire… Averne di gente così in giro.

In attesa della cena si fa buio e quando pensiamo di aver finito riceviamo una chiamata dal cancello della guest house e ci vengono richiesti due paia di scarpe… Per quelle da donna non ci sono problemi la Lucia ha già dato via le sue e le sue scorte ma la Robi ne ha messe in valigia alcuni paia delle sue. La lucia mi chiede semplicemente :”Paolo hai delle scarpe che ti avanzano”? Io al primo momento rispondo no Luci viaggio leggero e ho queste addosso e un paio di ricambio visto che strano arrivando le piogge. Dopo 5 minuti la Lucia mi richiede :”Paolo hai un paio di scarpe che ti avanzano?” L’illuminazione mi colpisce subito.. io ne ho due paia devo solo scegliere con quale paio tornare a casa, le altre non mi servono..

Guarda caso la mia taglia andava perfettamente bene al ragazzo che ce le ha chieste .. Quelle della Roby pure!

Domani vi saprò dire se ho scelto bene e i piedi non mi faranno male….

Cena e ultimo saluto a Padre Charles… Scusateci ma teniamo per noi quei 10 minuti di camminata sotto le stelle parlando con quello che possiamo veramente dire è diventato nostro fratello.

Quando gli diciamo che ci mancherà lui risponde.. non sapete quanto mi mancherete voi.. non ho visto la faccia della lucia ma vi assicuro che a me una lacrima è scesa… basta su questo perché sono sentimenti troppo profondi per essere messi per iscritto e ci sono ancora le valige da fare e, ovviamente domani si parte tardino con comodo sulle 5.45….

Dimenticavamo di ringraziare tutti quelli che ci hanno augurato un buon viaggio rilassante e riposante .. non ci facciamo mancare proprio niente!!!

Buonanotte a tutti e grazi per che ci segue a domani verso Gikondi!!!!

2 commenti su “Il giorno prima della partenza da Wamba”

  1. Eh brava Lucy, come sai essere convincente quando hai in mente di fare qualcosa!
    Quando ho letto dei 1200 bambini della scuola elementare, la prima cosa che mi è venuta in mente è stata: in quante classi saranno suddivisi tutti quelli alunni? Forse dipende dalla capienza delle aule, oppure sarà senz’altro una questione legata alla sicurezza…… E pensare che qui da noi è un argomento di massima importanza e senz’altro determinante per l’apprendimento dei nostri alunni! E’ mai possibile che non si possa fare qualcosa per avvicinare queste realtà così in contrasto? Scusate la divagazione, cari Lucy e Paolo, Voi ci state mettendo già l’anima, lì a Wamba e anche quando siete qui, vicino a noi! Un grazie di cuore.

  2. Ciao ragazzi, come sempre riuscite a farmi sentire li con voi. A p. Charles dite anche da parte mia che non è la lontananza che ci farà sentire tristi: lavorare insieme qua o la non ci ferma dal raggiungere lo stesso obiettivo . Per sentire meno la mancanza gli uni degli altri potremmo darci appuntamento sotto le stelle e allora sarà come essere insieme.
    Per domani invece sono impaziente di sapere a che punto è la scuola di Gikondi.
    Aspetto che fiato sospeso domani.
    Ciao e buona notte

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