Domenica 1 marzo


Tra una messa e l’altra approfitto per fare un aggiornamento del diario perché ieri sera non è stato possibile ne scrive ne telefonare …. sembra vero (non c’è nulla di scientifico) ma quando tira vento in savana non c’è più network…. rimane un mistero. 
Il detto dei locali è “voi avete l’orologio noi abbiamo il tempo” …. questo è stato provato e sperimentato scientificamente. 
Riporto alcuni esempi:  

1) decidiamo di partire alle 8:30  per visitare una out station fuori Wamba e cioè Narrapai: siamo partiti alle 10:30 circa. E allora, aspettando che Charles si liberasse, ci siamo seduti sulle mitiche pietre sotto l’albero davanti la casa parlando con chiunque arrivava. 

2) arriviamo a Narrapai e i bambini non sono ancora arrivati: ci sediamo sul gradino della scuola e aspettiamo di vederli. Piano piano dal circondario vediamo gente che si incammina verso di noi: sono piccoli punti colorati che si muovono. Finalmente riusciamo a distribuire il materiale scolastico e a regalare a tutti un dolcetto … i bambini ci conoscono e aspettano questo momento non tanto per sentire  le nostre voci ma per gustare insieme i lecca lecca. 

Pole pole arrivano i bambini

3) È ora di far ritorno a Wamba e fa caldissimo. In macchina con noi ci sono le sarte che devono controllare le divise, Alima la catechista (una donna energica che si fa rispettare da tutti) e Giulietta , altra catechista che conosce il samburo e traduce dal swahili. Quando ci fermiamo per far scendere Giulietta la macchina non riparte più …. tutti a guardare ma sembra sia proprio la frizione che ci ha lasciati. Mannaggia😳 siamo sotto il sole e fa caldissimo. Ovviamente network non c’è per tira una po di vento di savana ma dalla parte sbagliata  ….e allora che fare????? Presto detto: arriva un boda boda (ma da dove spuntano queste moto in mezzo al nulla????? Boh) che porta padre Charles in un unico punto del villaggio  dove prende il telefono.  

Boda boda

Ha chiamato il mitico Rahim meccanico tutto fare che arriva e fa il miracolo di far ripartire la macchina anche se rotta e ci porta a destinazione. Morale della favola 2 ore di sosta seduti sotto e sull’albero.  


Il pomeriggio , con un mezzo di fortuna, riusciamo comunque a fare le ultime spese di cibo per chiudere il nostro lavoro. 
E con l’auto come finirà visto che lunedì dobbiamo ripartire?

per il momento è così……

Rahim DENTRO al motore

Poi si vedrà. Siamo fiduciosi perché qui tutto succede …. le cose si rompono e in baleno si riaggiustano e non c’è ne accorgiamo . Uno dei molti misteri dell’aria africana.😂

alcune parole per la parte spirituale della domenica. Per ben due volte abbiamo partecipato alla messa : alle 7 e poi alle 9:30 (abbiamo avuto uno speciale permesso dal parrocco per la seconda messa e quindi siamo arrivati a le 10) con durata media di due ore. Abbiamo portato i saluti di tutti e abbiamo ufficialmente consegnato il dono di don Roberto (una stola) e il nostro (casula verde completa di abito bianco) che sono stati apprezzati tantissimo sia dal parrocco che dalla popolazione: l’incendio  della chiesa ha distrutto tutto compresi gli abiti sacerdotali.

La chiesa provvisoria
Prova abiti sacerdotali

Ora affrontiamo il pomeriggio che sembra intenso ancora di appuntamenti…. vi aggiorniamo appena possibile.

4 commenti su “Domenica 1 marzo”

  1. Cari Paolo, Lucia e Roberta,
    seguiamo da casa le vostre esperienze, e riceviamo le foto delle persone meravigliose (specie i bambini) che incontrate. Spero che al vs ritorno potremo avere un incontro tra amici per sentire dalla vs voce l’esperienza che state vivendo.
    Noi vi aggiorneremo di quanto stia succedendo qua, in realtà non c’è molto da preoccuparsi, molto fumo (per fortuna) poco arrosto e qualche disagio (niente messe, per esempio). Più problemi per l’università e le scuole, ma troveremo il modo.
    Spero che troviate un mezzo alternativo, non è né facile ne immediato “fare la frizione” in mezzo alla savana, di certo non consegnano i pezzi due volte al giorno come nelle officine da noi.
    Stiamo in attesa di vs notizie, un grande abbraccio !

    stefano antoniutti

    1. Grazie Stefano e Laura che ci seguite sempre.
      Qui tutto succede … tutto si fa e tutto si distrugge ma noi pensiamo che invece tutto si distrugge e tutto si fa.
      Alla fine siamo più fortunati perché mercoledì abbiamo preso le ceneri nella cattedrale di Embu e oggi due sante messe con padre Charles nella chiesa provvisoria.
      Sereno lieti di incontrare al nostro con calma tutti quelli che vorranno sentire le nostre opinioni…. sempre ammesso che ci facciano entrare

  2. Ciao tante avventure …….preuccuppante per la macchina speriamo che il meccanico tutto fare riesca a trovare la soluzione……..un abbraccio

  3. Ciao Mariolina , noi tutto bene.
    Siamo nelle mani sicure dei nostri amici che già in molti si sono offerti di riportarci verso Nairobi … sono tanti e dovremmo dire di sì a tutti e temo che diventerá una processione.
    Stiamo a vedere perché il nostro Rahim é mussulmano e per lui é normale lavorare di domenica. Lui é un uomo ingegnoso e tenace ….

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