Giorno 10

Ultimo giorno a Wamba

Giornata intensa di emozioni pure oggi.

Siamo partiti noi tre con Mary e abbiamo continuato la distribuzione delle divise in tre asili . Con l’ammiraglia e la prode navigatrice-sarta-comandante siamo arrivati a destinazione in orario … questa volta è vero perché con il nostro programma dovevamo rispettare strettamente i tempi.

Alle 10.03 (l’orario di ritrovo con tutti era alle 10) siamo entrati in piazzale della parrocchia con grande stupore dei presenti che ci davano già per dispersi.

Ma indovina un po’ chi è in ritardo???? Padre Franco….non si smentisce mai.

Caricata acqua e altro materiale siamo partiti con due pick up (uno guidato dai trentini e uno da padre Franco) e ci siamo avviati verso Remote località ancora più dispersa rispetto a Narrapi immersa nella savana vera e propria.

Ovviamente non abbiamo deluso le aspettative e appena fuori dalla missione ci siamo fermati alla stazione di servizio (e vi lasciamo immaginare che posto!!!!) per acquistare caramelle e altro da portare a destinazione.

Dovete infatti sapere che a Remote i 4 prodi giovani e Luigi (il nostro geppetto) hanno realizzato un sogno: improntare una costruzione ricavata dalla struttura che padre Franco ha ricevuto in dono dal Comune di Arco (la struttura è stata prontamente divisa appena arrivata a Wamba per cui è possibile ricavare tre asili).

Oggi era il giorno dell’inaugurazione e della benedizione da parte dei vecchi del villaggio. E’ stata una vera festa. Donne bambini e vecchi tutti insieme a cantare canti tribali e noi con loro.

Abbiamo avuto modo di stare tra le donne e con le donne e di questo Roby ve ne parlerà in un altro momento.

Il tutto è stato contornato anche dall’uccisione di una capra in segno di ringraziamento: pensate che poi questa povera bestia è finita sulle braci… l’abbiamo assaggiata in segno di rispetto ma non abbiamo voluto continuare i festeggiamenti per non rubare loro il cibo.

Finalmente terminata l’inaugurazione siamo ripartiti tutti insieme e ci siamo portati a Narrapai: si avevamo una cosa veloce da fare e cioè salutare il nostro albero dell’asilo e appendere una targa molto artigianale alla cucinetta.

Finalmente Nila avrà un posto anche in Africa dove vegliare su altri bambini.

Con le lacrime in tasca abbiamo salutato e siamo riparti per Wamba.

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